Ecco un'altra ricetta di budino, sapete com'è, fa caldo, e quindi voglia di accendere il forno o di sbattersi troppo: nada. Inoltre il limone a me piace un sacco ed è una di quelle cose che in casa non manca mai e anzi bisogna sempre trovare il modo di smaltire prima che marcisca. Poi ci sta proprio bene d'estate, quindi voilà la ricetta.
Anche qui ho testato una versione leggera, come già per il budino stracciatella, vi dirò che l'ho rifilata alla mia cavia personale (cioè il mio moroso) e non è riuscito a capire che fosse "dietetica", quindi calibrata così è davvero buona.
Per quanto riguarda le calorie abbiamo all'incirca 212 per la versione normale (che comunque non è tanto) e 128 per la light, non pensavo che si potesse fare un dolcino così leggero!
Dose per 6 stampini:
4 tuorli grandi
100 gr zucchero
400 gr latte intero
100 gr panna (visto che non va montata va bene anche quella a lunga conservazione, ma non il tipo da cucina però, infatti quest'ultima ha una densità diversa che comporterebbe la ricalibratura della colla di pesce e per di più contiene spesso degli addensanti o altri ingredienti diversi dalla panna)
8 gr colla di pesce (circa 1 + 2/3 di foglio del tipo grande lungo e stretto)*
scorza di 1 limone
90 gr succo limone (poco meno di un 1 limone e mezzo, pesatelo però, mi raccomando!)
* Ho fatto varie prove cambiando la quantità di colla di pesce. Il budino riesce sia con 1 foglio e mezzo (circa 7 gr), sia con 2 (10 gr), ovviamente cambia però la consistenza. Il mio consiglio è di utilizzare una quantità inferiore se il budino viene servito senza sfornarlo, ad esempio nelle classiche coppette di vetro trasparente, e la dose massima se utilizzate un'unica grande forma di quelle un po' decorate e avete bisogno di una presentazione impeccabile, lì ci vuole decisamente maggior sostegno. La dose che indico sopra invece è ideale per le formine piccole (come nella foto): vi rimarranno in piedi, ma saranno delicate al palato e non troppo dure. Infatti il budino deve tremare un po' se scuotete il piatto, sennò vuol dire che c'è troppa gelatina. In definitiva potete variare la dose a seconda delle vostre esigenze e dei vostri gusti.
Per la versione light:
utilizzate 500 gr latte intero e omettete la panna
scalate a 40 gr lo zucchero e aggiungete 12 bustine sostitutivo dello zucchero a base di stevia**.
** Nel tipo di stevia che uso io ogni bustina equivale a 5 gr di zucchero. Ci sono varie marche che fanno questo prodotto, ma di solito la bustina corrisponde sempre a un cucchiaino da caffè raso (cioè appunto a 5 gr) e quindi dovrebbe funzionare indipendentemente dalla marca. In questo caso visto che il dolce non va in forno e la temperatura rimane bassa (max 83-84 gradi) credo che si possano utilizzare anche i dolcificanti del vecchio tipo, regolatevi voi.
La preparazione è abbastanza semplice, ma siccome non ci sono amidi il bagnomaria è necessario per non mettere a rischio la riuscita della crema (che alla fine è come una crema inglese). Se non avete idea di cos'è andate qui dove l'ho spiegato nella nota in fondo.
Versate nella pentola interna del bagnomaria lo zucchero o gli zuccheri, aggiungete i tuorli e sbattete un poco con una frusta a mano. Nel frattempo riscaldate al microonde (o sul fuoco in un altro pentolino), senza far bollire (sennò fa la pelle), il latte o il latte e la panna. Unite ai tuorli sbattendo un po' con la frusta così non fa grumi.
Mettete sul fuoco a bagnomaria finché non comincia ad addensarsi un poco (attenzione che il composto resterà liquido, come dicono alcuni deve velare il cucchiaio, cioè intingendo un cucchiaio nel composto la crema non scivola via perfettamente ma lascia un velo sopra), se avete un termometro deve raggiungere gli 83-84 gradi.
Nel frattempo preparate il succo e la scorza tritata bella fine. La scorza aggiungetela subito, il succo tenetelo da parte.
Quando la crema si è un poco raffreddata (ideale 50-55 gradi) aggiungete la colla di pesce precedentemente ammollata in acqua fredda. Mescolate bene e date tempo di sciogliersi perfettamente, poi incorporate il limone e fate finire di raffreddare prima di versare negli stampini bagnati di acqua fredda o spennellati di liquore al limone.
Fate indurire in frigo per 6-8 ore e solita trafila per sfornare con una breve immersione in acqua calda e passaggio dei bordi con un coltello.
Tra parentesi volevo suggerirvi l'acquisto (e non mi pagano per questa pubblicità!) degli stampini di plastica con il coperchio doppio (foto sotto), devo dire che anche se non si possono usare per il forno sono perfetti per i budini classici, infatti il tappo che fa entrare l'aria da sopra aiuta parecchio pur non eliminando il tuffo in acqua calda (invece non è necessario passare con il coltello). Il budino nella foto sopra è preparato con queste formine, come potete notare è uscito perfetto senza ritocchino con photoshop!!! Insomma, sono davvero comodi, peccato solo che non producano anche qualche forma più originale e che non trovino il modo per fabbricarli nel materiale da forno, così si risolverebbero un po' di problemi di spazio...
Anche qui ho testato una versione leggera, come già per il budino stracciatella, vi dirò che l'ho rifilata alla mia cavia personale (cioè il mio moroso) e non è riuscito a capire che fosse "dietetica", quindi calibrata così è davvero buona.
Per quanto riguarda le calorie abbiamo all'incirca 212 per la versione normale (che comunque non è tanto) e 128 per la light, non pensavo che si potesse fare un dolcino così leggero!
Dose per 6 stampini:
4 tuorli grandi
100 gr zucchero
400 gr latte intero
100 gr panna (visto che non va montata va bene anche quella a lunga conservazione, ma non il tipo da cucina però, infatti quest'ultima ha una densità diversa che comporterebbe la ricalibratura della colla di pesce e per di più contiene spesso degli addensanti o altri ingredienti diversi dalla panna)
8 gr colla di pesce (circa 1 + 2/3 di foglio del tipo grande lungo e stretto)*
scorza di 1 limone
90 gr succo limone (poco meno di un 1 limone e mezzo, pesatelo però, mi raccomando!)
* Ho fatto varie prove cambiando la quantità di colla di pesce. Il budino riesce sia con 1 foglio e mezzo (circa 7 gr), sia con 2 (10 gr), ovviamente cambia però la consistenza. Il mio consiglio è di utilizzare una quantità inferiore se il budino viene servito senza sfornarlo, ad esempio nelle classiche coppette di vetro trasparente, e la dose massima se utilizzate un'unica grande forma di quelle un po' decorate e avete bisogno di una presentazione impeccabile, lì ci vuole decisamente maggior sostegno. La dose che indico sopra invece è ideale per le formine piccole (come nella foto): vi rimarranno in piedi, ma saranno delicate al palato e non troppo dure. Infatti il budino deve tremare un po' se scuotete il piatto, sennò vuol dire che c'è troppa gelatina. In definitiva potete variare la dose a seconda delle vostre esigenze e dei vostri gusti.
Per la versione light:
utilizzate 500 gr latte intero e omettete la panna
scalate a 40 gr lo zucchero e aggiungete 12 bustine sostitutivo dello zucchero a base di stevia**.
** Nel tipo di stevia che uso io ogni bustina equivale a 5 gr di zucchero. Ci sono varie marche che fanno questo prodotto, ma di solito la bustina corrisponde sempre a un cucchiaino da caffè raso (cioè appunto a 5 gr) e quindi dovrebbe funzionare indipendentemente dalla marca. In questo caso visto che il dolce non va in forno e la temperatura rimane bassa (max 83-84 gradi) credo che si possano utilizzare anche i dolcificanti del vecchio tipo, regolatevi voi.
La preparazione è abbastanza semplice, ma siccome non ci sono amidi il bagnomaria è necessario per non mettere a rischio la riuscita della crema (che alla fine è come una crema inglese). Se non avete idea di cos'è andate qui dove l'ho spiegato nella nota in fondo.
Versate nella pentola interna del bagnomaria lo zucchero o gli zuccheri, aggiungete i tuorli e sbattete un poco con una frusta a mano. Nel frattempo riscaldate al microonde (o sul fuoco in un altro pentolino), senza far bollire (sennò fa la pelle), il latte o il latte e la panna. Unite ai tuorli sbattendo un po' con la frusta così non fa grumi.
Mettete sul fuoco a bagnomaria finché non comincia ad addensarsi un poco (attenzione che il composto resterà liquido, come dicono alcuni deve velare il cucchiaio, cioè intingendo un cucchiaio nel composto la crema non scivola via perfettamente ma lascia un velo sopra), se avete un termometro deve raggiungere gli 83-84 gradi.
Nel frattempo preparate il succo e la scorza tritata bella fine. La scorza aggiungetela subito, il succo tenetelo da parte.
Quando la crema si è un poco raffreddata (ideale 50-55 gradi) aggiungete la colla di pesce precedentemente ammollata in acqua fredda. Mescolate bene e date tempo di sciogliersi perfettamente, poi incorporate il limone e fate finire di raffreddare prima di versare negli stampini bagnati di acqua fredda o spennellati di liquore al limone.
Fate indurire in frigo per 6-8 ore e solita trafila per sfornare con una breve immersione in acqua calda e passaggio dei bordi con un coltello.
Tra parentesi volevo suggerirvi l'acquisto (e non mi pagano per questa pubblicità!) degli stampini di plastica con il coperchio doppio (foto sotto), devo dire che anche se non si possono usare per il forno sono perfetti per i budini classici, infatti il tappo che fa entrare l'aria da sopra aiuta parecchio pur non eliminando il tuffo in acqua calda (invece non è necessario passare con il coltello). Il budino nella foto sopra è preparato con queste formine, come potete notare è uscito perfetto senza ritocchino con photoshop!!! Insomma, sono davvero comodi, peccato solo che non producano anche qualche forma più originale e che non trovino il modo per fabbricarli nel materiale da forno, così si risolverebbero un po' di problemi di spazio...
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